sabato 29 settembre 2007

Un piccolo bar con annessa una distilleria artigianale dalla quale escono liquori imperdibili

San Leo, il cui nome originale è Montefeltro, è situata nella suggestiva valle del fiume Marecchia. Aggrappata ad un impervio, altissimo sperone, vi si accede per un'unica strada tagliata nella roccia. La si raggiunge da Roma in tre ore, da Pesaro in un'ora, da Firenze in poco più di due ore e da Rimini in poco più di mezz'ora.

Della ricca e travagliata storia di San Leo restano numerose testimonianze: il forte, meravigliosamente conservato domina l'abitato; fu costruito nel medioevo ed ampliato nel '400. Per un lungo periodo durante il dominio pontificio fu usato come carcere e vi morirono oltre a Felice Orsini (1844), il cospiratore che doveva attentare alla vita di Napoleone III, Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come Cagliostro, dopo quattro anni e quattro mesi trascorsi in una cella murata (1795).

Di grande interesse sono le sue chiese: la Pieve, costruzione preromanica del IX secolo, pregevole all'interno il ciborio bizantino, il Duomo in stile romanico-lombardo eretto nel 1173 in onore di san Leo sulle fondamenta di un precedente tempio pagano di epoca romana. Il campanile sempre in stile romanico, s'innalza leggermente discosto dalla chiesa. Interessante anche il palazzo municipale, residenza cinquecentesca dei Montefeltro, e nella stessa piazza il palazzo mediceo.

Come si può intuire, l'interesse turistico della località è elevato e offre numerose occasioni per passare allegramente un'intera giornata.

Il particolare di S.Leo che più ci interessa è comunque costituito da un piccolo bar, situato al confine del paese ai piedi di una scalinata, vicino al pozzo sul quale si narra sia stata adagiata la barella con il corpo di Cagliostro mentre veniva condotta all'esterno delle mura cittadine. Il bar può essere raggiunto girando subito a destra dopo aver superato la grande fontana che domina la piazza centrale del borgo.

Annessa al bar è una moderna distilleria che permette al proprietario, il signor Leardini, di produrre alcuni liquori di grande interesse. Il signor Leonardo Leardini, ha esordito nel 1958 e solo dopo quattro anni passati a raccogliere, studiare e miscelare le erbe di cui abbonda la zona circostante, ha deciso di aprire il bar per far conoscere a un numero sempre più grande di appassionati le proprie produzioni.

Per motivi storici e leggendari il prodotto più famoso della distilleria è 'L'antico Balsamo di Cagliostro'. Si narra che la ricetta del Balsamo sia stata creata dallo stesso Cagliostro, ma l'ipotesi è del tutto improbabile. Il poveretto, imprigionato dal papato che non gradiva le sue pratiche massoniche, trascorse anni di detenzione chiuso in una cella e nutrito da una botola aperta nel soffitto. Impazzì e ne uscì soltanto dopo la morte. Difficile che in queste condizioni abbia avuto voglia di sperimentare balsami e liquori.

Ciò non toglie che il balsamo Cagliostro sia un eccellente digestivo a base di radici di liquirizia, senza aggiunta di coloranti e sostanze sintetiche. Colore ambrato. Il gusto è dolce e fresco. Alla degustazione si riconoscono immediatamente la liquirizia e sentori di menta. La gradazione è pari a 34% vol. ma la sapiente composizione aromatica e il gusto dolce ne smorzano la componente alcolica.

Particolarmente degno di nota è un altro liquore vanto del del signor Leardini. Il liquore in questione è il 'Feretrius'. Amaro, piuttosto alcolico ( 39% vol ) si rivela un ottimo digestivo. Colore verde scuro. Il profumo è forte, si riconoscono immediatamente alcune delle erbe più comuni come la melissa, la ruta, l’alloro e la salvia. Su tutto predominano comunque i sapori più amari delle radici come la genziana, la quale è anche l’unico ingrediente non presente in loco, che il signor Leardini è quindi obbligato ad acquistare. Feretrius è disponibile anche in ‘versione limitata’, invecchiata per almeno 20 anni in botti di rovere che ne arrotondano i toni alcolici esaltandone le componenti aromatiche.

Con orgoglio il signor Leardini è sempre pronto a mostrare un barattolo contenente la miscela di erbe che da vita al Feretrius. La fierezza è evidente mentre invita ad annusare il bouqet di erbe, così come è evidente la conferma che a guidare tutta la produzione del liquorificio è la passione dell’uomo per un’arte antica e non il moderno concetto di business.

I prodotti del liquorificio Leardini infatti non vengono spediti ma distribuiti presso l’unico punto vendita di S.Leo. Anche la produzione annua è ferma per scelta a 5000 litri. Il fatto che nonostante queste limitazioni ‘logistiche’ i numerosi clienti affezionati, alcuni anche stranieri, tornino puntualmente ogni anno ad affrontare la salita a S. Leo per rimpinguare le scorte personali è un’ulteriore prova della bontà dei prodotti del liquorificio.

Oltre al Balsamo di Cagliostro e al Feretrius, il liquorificio è in grado di produrre un'ampia gamma di spiriti, tra i quali una apprezzabile variante del Genepì, un delicato Vov vellutato, un liquore al caffè e una grappa. Particolarmente gradevole e corroborante la composizione del Vov mischiato con il liquore al caffè.

Fino a un paio d’anni fa purtroppo il destino del piccolo liquorificio sembrava segnato in quanto il signor Leardini non aveva figli ai quali passare la produzione dei liquori e la gestione del bar. Ultimamente però un nipote ha affiancato il signor Leardini, intenzionato a conoscere ed amare le erbe allo stesso modo e con lo stesso entusiasmo.

Concludendo, il liquorificio di S.Leo rappresenta ancora uno dei piccoli santuari incontaminati in grado di produrre liquori genuini e interessanti senza ricorrere ad additivi e conservanti. I liquori vengono prodotti con erbe del luogo raccolte e lavorate a mano. Il Vov è prodotto con uova provenienti dalle fattorie dei dintorni. Le etichette sulle bottiglie della limitata produzione vengono ancora incollate a mano.


Liquorificio Leardini Leonardo
Via.Michele Rosa 60
61018 S.Leo (Pesaro) – Italia
Tel. 0541 916219

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